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Purtroppo si tende a pensare che i comportamenti che il bambino attua come rifiutarsi di partecipare a gare in classe, di leggere o scrivere, rifiuto nel fare i compiti e il non voler andare a scuola, siano comportamenti dovuti a pigrizia, spesso si sente dire “è svogliato, si rifiuta, potrebbe fare di più, non è attento, ha difficoltà a leggere dalla lavagna, non conosce le tabelline”.
Non c’è cosa più disfunzionale di questi giudizi sulla saluta mentale e psicologica dei bambini, purtroppo questi comportamenti sono conseguenze del disturbo e vanno accolti come tali. Se il disturbo non è conosciuto né riconosciuto all’interno della famiglia ne della scuola, il bambino continuerà a percepire un muro, continuerà a sentirsi inadeguato e incapace e questo influirà negativamente sulla sua personalità andando a ledere l’autostima e la percezione di self efficacy. Risulta quanto mai evidente che l’entourage del bambino (genitori e famigliari,
 
CHE COS’E’ IL PENSIERO LATERALE?
DISLESSIA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI:
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